Episodio 3: La preghiera di Sally
“Miss Olimpia, non faccia i capricci
e si infili il vestito!” ordinò Sally.
“No! Faccio schifo così! Mettitelo
tu se riesci ad entrarci!”
Sally era una donna africana che sin da
bambina aveva servito la famiglia Pickyshire, crescendo la piccola
Olimpia, ormai nel pieno delle sue grazie, anche se di pochi anni più
grande di lei.
“Il Capitano Pennyman la sta
aspettando per il pranzo, forza!”, incalzò Sally avvicinandosi con
l'abito rosa tra le mani simile ad una torta nuziale ricoperta di
pizzi, merletti e rose di stoffa.
“No!” fece Olimpia in biancheria
intima scuotendo la bionda chioma e incrociando le braccia.
Sally sgranò gli occhi, sbuffò aria
dalle narici e con una rincorsa taurina colpì con il suo possente
ventre Olimpia, che fu sbalzata di qualche metro sul suo morbido
letto ricoperto di seta. Sally continuò la corsa e si gettò di peso
sulla povera ragazza. “mphhh!!” si sentì mugugnare da sotto
Sally. “E adesso? Lo indossi il vestito Miss
Olimpia?!”...”mphsiiiii!”.
Sally goffamente rotolò via dal letto
e si risistemò il grande fazzoletto viola arrotolato intorno alla
testa. Olimpia scese dal letto, indossò l'abito, si risistemò i
capelli e senza aggiungere altro si diresse sul ponte della nave con
la sua fidata serva.
“Oh, cara Olimpia!”salutò il
Capitano Pennyman senza degnare Sally di uno sguardo. Lei lo guardava
senza trasparire il suo disprezzo verso quel grassoccio capitano
mercantile, che con fare viscido e appiccicoso tentava di insidiare
la giovane Olimpia...certo, Olimpia ci metteva del suo ammiccando e
ridacchiando come una giovane gallinella, pensò Sally sollevando un
sopracciglio.
Nel bel mezzo della noiosissima nonché
imbarazzante conversazione tra Pennyman e lady Pickyshire, un grido
interruppe i due: “Nave in vistaaaaa!!!”.
Tutti sollevarono lo sguardo verso il
pennone più alto, dove un giovane marinaio era in osservazione.
“Ragazzo! Cosa vedi da lassù?” Chiese Pennyman.
“Pirati Capitano!”
“C-come?”
“Pirati, si, pirati, posso giurarlo
sulla gamba di legno di mia nonna, Capitano!”
“...”
“Capitano, la loro bandiera raffigura
un teschio di scimmia con due catene incrociate...”
“...”
“Riesco a leggere il nome della
nave...Il suo nome è...Sea Monkey!”
Il Capitano sbiancò, i marinai si
paralizzarono “Tutti ai posti di combattimentooooooo!!!!!” Gridò
Pennyman.
Sally teneva la fronte di Olimpia
mentre vomitava in un secchio. I pirati oltre al terrore avevano
portato la tempesta. “Non preoccuparti Miss Olimpia, le navi che
viaggiano oltre oceano sono ben armate e respingeranno l'attacco dei
pirati”, ma non era convinta, aveva paura. I pirati derubano le
navi, uccidono gli uomini e stuprano le donne...accarezzò i capelli
di Olimpia.
Urla, cannoni, ancora cannoni, tuoni,
lampi: un inferno circondato dall'acqua. Le due donne abbracciate
l'una con l'altra potevano udire il rumore dei combattimenti corpo a
corpo, sempre più forti, poi un tonfo e la porta che si spalanca! Il
Capitano Pennyman ricoperto di sangue da capo a piedi cercò di
rifugiarsi sotto il letto di Olimpia piagnucolando frasi sconnesse:
“N-n-non è vero! N-n-non è possibile! Iiiiiiihhhh uuuuhhhh,
mamma! Mamma!”
Sally capì che se fossero rimaste lì
dentro sarebbero morte. Prese Olimpia per un polso, spalancò la
finestra e si tirò su in equilibrio sul cornicione di legno della
loro stanza.
“Sally...”
“Olimpia, ti aiuto io sali...sali
miss Olimpia, ti prego, stanno per arrivare, ti prego miss Olimpia!”
gridò Sally in lacrime. Olimpia seguì Sally e si nascosero oltre la
finestra, dove non potevano essere viste, su pochi centimetri di
legno, aggrappate come aquile alla roccia, con lo strapiombo sotto di
loro. Il mare urlava, il vento ruggiva, la pioggia come aghi
acuminati sulle loro guance.
La finestra si infranse, il capitano fu
gettato giù dalla nave. Olimpia incrociò lo sguardo terrorizzato
del capitano che precipitava e quasi stette per svenire. Sally la
stava tirando, vide che vicino a loro c'era la finestra di una stanza
accanto. Con cautela entrarono. Tutto era a soqquadro, qui i pirati
erano già passati. “Olimpia, dobbiamo raggiungere una scialuppa di
salvataggio. I pirati potrebbero dare fuoco alla nave finita la
razzia!” Olimpia fece cenno di aver capito col capo.
![]() |
| Massacro sul ponte della nave |
Olimpia non resse alla scena e svenne,
Sally tentò di resistere, ma anche il suo sguardo si annebbiò
mentre un demone-scimmia si dirigeva verso di lei.
“Oh Damballa, arrivo a te, accoglimi
tra le tue spire” fu l'ultima cosa che pensò Sally prima di
svenire.
FINE TERZO EPISODIO
FINE TERZO EPISODIO

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