Era una piccola insenatura tra le basse costruzioni medievali in sassi e malta, poi si allargava poco più e saliva in modo abbastanza ripido girando dopo pochi metri, impedendo la vista di ciò che c'era oltre.
Vicolo Cieco, così recitava la targa.
“Nicholas, aspetta!”
“Cosa?.."
“Guarda che bel vicolo, diamo
un'occhiata”
I due turisti si avventurarono nel vicolo, per scoprire che appena dopo la svolta continuava per una decina di metri, creando una specie di cortile in salita. Una terribile puzza di merda di gatto e leptospirosi invase le narici dei due ragazzi e Nicholas ebbe un conato di vomito subito represso per non fare brutta figura con Matilda. Un gruppo di gatti randagi oziava davanti ad una porta di legno verde scrostata. La parte bassa della porta era sfondata e alcuni gatti ci si infilarono, mentre uno di loro rimase fuori. Aveva un occhio marcio, ferite ulcerate sul collo e ciuffi di pelo erano caduti un po' ovunque. Cominciò a soffiare verso Matilda e Nicholas, mentre cercava disperatamente di entrare impossibilitato da un altro gatto con gli artigli ben in mostra. Matilda si avvicinò e il gatto forzò il blocco sparendo nel buco.
Nel vicolo si affacciavano diverse finestrelle degli edifici che lo delimitavano. Panni stesi sbiaditi sventolavano lentamente sotto la penombra estiva. Un odore di sughi bolliti e carne si mischiava con quello dei gatti.
Un'altra porta si affacciava nel vicolo
davanti a quella dove i felini si erano rifugiati. Era una porta
piccola ad arco, con una finestrella al lato chiusa da sbarre
ossidate e da una retina metallica malmessa. Le ante erano aperte, e
facevano intravedere un ambiente non illuminato. Una tv gracchiava.
Nicholas si avvicinò spiando
l'interno. Una piccola stanza era invasa da bottiglie di vino di
tutte le dimensioni. Bocce da dieci litri, bottiglie, cartoni di vino
scadente coprivano il pavimento e le mensole
della stanza. Le pareti erano tappezzate di poster e ritagli di
riviste con immagini pornografiche di tutti i tipi e di varie epoche.
Possibilmente l'odore all'interno era ancora peggiore di quello
esterno.
Una poltrona anni '80 in finta pelle marrone dava le spalle
alla porta, davanti una televisione a tubo catodico trasmetteva uno squallido
programma di cucina. Qualcuno stava ansimando seduto sulla poltrona.
Nicholas fece cenno a Matilda di non fare rumore, poi
indicò in silenzio la poltrona. Facendo attenzione arrivò fino allo schienale. Poteva vedere i capelli bianchi e unti del vecchio che
inequivocabilmente si stava masturbando davanti alla prosperosa
presentatrice dello squallido programma di cucina. Nicholas afferrò
per le spalle il vecchio costringendolo alla poltrona, da dietro
comparve Matilda che cominciò ad assestare una serie di fendenti
all'addome del vecchio con il suo coltello da caccia, stando attenta
a non mettersi mai davanti all'uomo per non sporcarsi di sangue.
Un'ultima coltellata alla gola inondò di sangue lo schermo della tv,
proprio mentre la presentatrice prosperosa stava assaggiando
il piatto di fettuccine al ragù preparate dal concorrente.
Assicurandosi che il vecchio fosse
morto, Matilda recise l'orecchio sinistro del cadavere.
La vacanza era finita. Matilda e Nicholas disfecero le valige, felici dei luoghi che avevano visitato e dei souvenirs che avevano riportato a casa. In un sacchetto c'erano tutte le orecchie sinistre collezionate durante il viaggio. Le appesero con cura sul loro muro dei souvenirs. Ogni orecchio aveva un'etichetta penzolante. Sull'etichetta dell'ultimo orecchio che appesero c'era scritto: Vicolo Cieco.
FINE

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