Stava uscendo dalla
stanza a malapena illuminata dalla lampada a forma di clown, quando
la flebile e supplicante voce di suo figlio la bloccò. Tornò
indietro e si sedette sul letto sopra coperte di Monsters & Co.,
comprate al Dysney Store qualche mese prima.
“Amore...sei un bambino
grande, non puoi più dormire nel letto con mamma e papà” disse
con tono dolce ma risoluto.
“...” Gli occhi
divennero lucidi.
“Cosa c'è che non và?”
Il piccolo rimase in
silenzio, fece un grosso respiro, guardò il poster dell'Uomo Ragno
per farsi coraggio.
“Mamma, ho paura del
Mostro Mangiapisello”
Fissò la faccia di suo
figlio, evidentemente scosso, aggrottò la fronte.
“Il Mostro
Mangiapisello? E che mostro è?!”
“E' il mostro che ti
mangia il pisello!”
“E come hai fatto a
fare pipì prima? Ti ho visto io e poi qui non ci sono mostri”
Fece il giro della
stanza, aprendo i cassetti della cassettiera gialla e l'armadio con
il poster dell'Uomo Ragno attaccato su un'anta, poi si chinò sotto
il letto e tornò a sedersi.
“Niente, nessun
mostro!”
“Ma mamma!...”
“Aspetta qui, torno
subito”
Si ricordò di un piccolo
trucco per genitori visto su Internet. Prese il deodorante per
ambienti al gelsomino in bagno, poi scrisse con un pennarello su un
adesivo bianco e lo attaccò sulla bomboletta.
“Eccomi! Guarda
cosa c'è scritto qui?”
“Spray...An-ti-mos-tro”
“Esatto, se il mostro
arriva tu lo prendi e glielo spruzzi addosso. Lui scapperà e non
tornerà mai più! Ma vedrai che con questo sul comodino, nessun
mostro si avvicinerà.” Sorrise.
“...Va bene mamma”
“Buonanotte”
“'notte”
Uscì dalla stanza. Gli
occhi del bambino cominciarono a chiudersi. Forse erano passati pochi
minuti, forse ore. La maniglia girò.
Da dietro la porta prima
uscì un tentacolo, poi la zampa di una mosca gigante. Un occhio
attaccato ad un filamento carnoso scivolò nella stanza e fissò il
bambino. Il Mostro Mangiapisello era nella stanza, in tutto il suo
orrore.
“Ciao piccolino”
grugnì l'orribile creatura, metà insetto e metà fogna, con peli
sparsi a ciuffi sul suo corpo tumorale.
“V-v-v-vattene via!”
sibilò afono.
Il mostro strisciò verso
il letto, trascinando le sue zampe lunghe e morte.
“Perché vuoi che me ne
vada? Io ti voglio tanto bene” Ruttò l'immonda latrina.
Il bambino afferrò il
deodorante e spruzzò sulla bestia malefica.
“Ma che fai piccolino?”
Disteso e impotente si
immobilizzò. Il Mostro Mangiapisello si arrampicò sul letto, con le
sue membra mollicce abbassò i pantaloni del bambino e divorò per
l'ennesima volta il suo pisello.
In piena notte si diresse
verso la camera di suo figlio. Si era svegliata un po' in colpa e
voleva controllare se stesse dormendo, ma prima che arrivasse alla
stanza, la porta si aprì.
“Hey, che fai?”
“Ero entrato per vedere
se stesse dormendo”
Quando le si avvicinò, si accorse che suo marito odorava terribilmente di gelsomino.
FINE

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