La pandemia
scoppiò in modo violento e brutale, così repentina che trovare una cura
fu impossibile. Scambiata inizialmente per una banale influenza
degenerava in poche ore con importanti perdite di liquidi dagli orifizi
corporei, spasmi muscolari e perdita della sanità mentale. Ogni essere
vivente veniva colpito, sia esso animale o vegetale.
In un vano
tentativo di fermare la catastrofe, gli studiosi isolarono la zona dove
il morbo iniziò a mietere le prime vittime, facendo uno strano
ritrovamento: un oggetto non identificato stazionava in una zona poco
popolosa e nascosta, segni di bruciature da combustibile erano evidenti
sul terreno e un tubo metallico posto al di sotto della macchina
penetrava il terreno.
La scopertà fu inevitabilmente inutile, poco tempo dopo l'unica forma di vita esistente sul pianeta era il batterio che per mesi viaggiò nello spazio clandestinamente sulla sonda, inviata per scopi di ricognizione dal terzo pianeta del sistema solare: la Terra.
La scopertà fu inevitabilmente inutile, poco tempo dopo l'unica forma di vita esistente sul pianeta era il batterio che per mesi viaggiò nello spazio clandestinamente sulla sonda, inviata per scopi di ricognizione dal terzo pianeta del sistema solare: la Terra.
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